Tre mete e nono posto finale al torneo di “Beach Rugby” di Arenzano (GE)

Si chiude con un bilancio di tre mete realizzate la trasferta del Sanremo Rugby ad Arenzano, dove ha avuto luogo la prima tappa ligure del Campionato Italiano di Beach Rugby. La formazione biancoazzurra ha debuttato nel circuito con la seguente rosa, coraggiosamente e rigorosamente Under 25:

1. Manuel Salaris (uncapped)

2. Andrea Bianchini (uncapped)

3. Luca Antonio Augelli (uncapped)

4. Carlo Lupi (uncapped)

5. Franco Presta (uncapped)

6. Federico Di Franco (uncapped)

9. Simone Caridi (uncapped)

11. Gerson Maceri (uncapped)

20. Paolo Trucco (uncapped)

Nel girone eliminatorio, subito una avversaria di spessore: la “Molesta quindicina” del Giunti Firenze Rugby 1931 (arrivato quinto in Serie A e forte del nazionale A rumeno Lacatus), contro cui è stata approntata una, per larghi tratti, buona difesa nonostante il gap fisico e tecnico evidente. I toscani, non a caso, sono andati poi a vincere il torneo, ma non prima di essersi complimentati con i matuziani per il loro spirito e la loro volontà di muovere il pallone senza timori.

Buona anche la successiva prova contro il Cogoleto Beach Rugby Club, ma non sufficiente ad evitare la sconfitta, che consegna alle finali “minori” il Sanremo Rugby.

Accumulata una discreta esperienza e una maggiore consapevolezza nei propri mezzi, sono arrivate anche le prime, storiche mete: due contro lo Stade Valdotain (la prima, di Manuel Salaris, su ripartenza e off-load di Gerson Maceri; la seconda, di Simone Caridi, dopo una grande penetrazione di Manuel Salaris); una contro i “Maiali Feriti” Cogoleto (di Gerson Maceri, che sfrutta l’apertura al largo di Franco Presta e trova il varco in velocità).

Il Sanremo Rugby ha così chiuso al nono posto il torneo, fra gli applausi del pubblico (quelli dei numerosissimi supporters sanremesi, certo, ma anche delle altre squadre, Stade Valdotain in particolare) che ha eletto da subito i biancoazzurri come squadra-simpatia della manifestazione, per la disciplina, il coraggio, l’entusiasmo e anche il gioco mostrato in campo.

Il coach, Flavio Perrone, analizza così la prestazione: “Voglio fare i miei più sentiti complimenti ai ragazzi, che hanno ottimamente figurato in un torneo di medio-alto livello. L’impatto con i fiorentini, all’esordio, è stato quanto di più forte, sia a livello emotivo che fisico, si potesse provare. La confidenza con il sostegno, il riciclo e la velocità di manovra è cresciuta man mano durante le partite: questo significa che quanto provato in allenamento (che ricordo, è svolto solo una volta a settimana, per un’ora e su un campo non propriamente da rugby) ha trovato un’ottima applicazione pratica. Chiaramente c’è ancora molto da lavorare, ma si può guardare al futuro con ottimismo: in primis, perché questo gruppo ha delle qualità, e poi anche perché ogni settimana si aggiunge qualche nuovo tassello, sintomo che la palla ovale sta prendendo piede anche a Sanremo”.

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